Chi
Storia
Agli inizi degli anni ’60 un maestro locale di nome Tarcisio Cattrini ha avuto l’ambiziosa idea di trasformare in un Campeggio una terra incoltivata di fronte alla casa di famiglia.
A quel tempo la Valle Anzasca non era facile da raggiungere a causa essenzialmente del collegamento stradale non agevole. Non era quello sicuramente il luogo di destinazione di un turismo internazionale.
Non erano molte le persone che avrebbero scommesso che dei turisti sarebbero arrivati in quel piccolo paese. Ma nella mente del maestro c’era qualcosa di particolare.
La visione di Tarcisio era chiara. Creare un luogo di tranquillità, amicizia e scambio culturale.
E lo ha reso possibile!
Appartenere alla natura
Sessant’anni dopo il mondo è cambiato radicalmente. L’idea di campeggio si è evoluta ed i clienti anno incominciato a sviluppare un’ idea diversa nell’apprezzare quello spirito di vacanza.
A questo punto, e siamo nel 2019, suo figlio Luca decise di non mollare con la piccola attività famigliare ed incominciò a interpretare una diversa visione del Campeggio. Rivolgendosi ad una tipologia di clientela differente, ha avuto ispirazione, mettendo a confronto la sua attività di Life Coach e formatore con il suo amore per la vita in Natura. Nell’era del riscaldamento globale e del cambiamento tecnologico, la connessione con la natura è diventato un punto debole per le generazioni più mature ed un elemento sconosciuto per le più giovani.
Per Luca è diventata una missione poter garantire agli ospiti un ambiente genuino alla scoperta della semplicità della natura. Il Campeggio sarebbe diventato un luogo dove le persone avrebbero potuto migliorare il proprio stile di vita se lo avessero desiderato.
Questo è il significato della frase “Appartenere alla natura” presente nella home page di questo sito.